Media, violenza, assuefazione e riscatto

 

«La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci».

Isaac Asimov, nato con il nome di Isaàk Jùdovič Azimov,

scrittore, biochimico e divulgatore scientifico statunitense,

(Petroviči, 2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992).

 

I mezzi di comunicazione di massa sono utili, fondamentali, efficaci e rapidi per trasmettere, a un vasto pubblico, notizie.

 

La divulgazione televisiva, già dal recente passato, e quella con piattaforme web d’interazione multimediale sociale, oggi, sono tanto variegate nelle informazioni e rappresentazioni quotidiane quanto in grado di condizionarle mediante incisività assoluta.

 

Gli accanimenti mediatici, attualmente, sono divenuti esasperanti e, come  insegna un noto proverbio italiano, «Il troppo storpia». Questa consuetudine, sovente, è artificiosa riguardo alcune tematiche. Una, in particolare, è la violenza verbale, psicologica e fisica, attuata da chi non è in grado d’affrontare, risolvere e superare problemi. Giungere, finanche, a spettacolarizzare l’immoralità della violenza quasi fino a tramutarla in realtà usuale, conseguentemente, spesso lede o, addirittura, estingue la nostra sensibilità.

 

La nostra coscienza non percepisce più ripugnanza e, progressivamente, tende ad orientarsi verso superficialità, impassibilità e silenzio, altri assoluti mali del nostro tempo. Attingiamo, invece, dal nobile pensiero dell’apostolo Paolo1 che scrivendo ai cristiani di Roma, a conclusione di una lunga esortazione, invita a vincere il male con il bene (cfr. Rm 12,21).

 

È, appunto, indispensabile che tutti riconquistiamo vigorosa essenzialità, moralità, sobrietà e capacità di giudizio, scegliendo ciò che il poeta latino di Venosa Quinto Orazio Flacco2, nelle sue Odi3, definisce «Nuda verità» (I,24,7), essenziale per una vita nuova e diversa.

 

Viviamo in comunione fraterna, testimoniando la sua attraente e luminosa bellezza. Non assumiamo mai atteggiamenti freddi, reticenti, indifferenti... «Ciò che mi spaventa», addirittura afferma Martin Luther King4, «non è la violenza dei cattivi; è l’indifferenza dei buoni».

 

Ruvo del Monte, 23 settembre 2025.

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1 San Paolo Apostolo o San Paolo di Tarso, nato con il nome di Saulo, (Tarso, 4 d.C. – Roma 64 o 67 d.C.), è uno degli apostoli e dei primi santi e martiri.

2 Quinto Orazio Flacco, (Venosa, 8 dicembre 65 a.C. – Roma, 27 novembre 8 a.C.), è un poeta romano.

3 Le Odi, scritte da Quinto Orazio Flacco a partire dal 30 a. C, sono costituite da centotre poesie raccolte in quattro libri. Il modello dell’opera è la grande poesia greca del periodo arcaico.

4 Martin Luther King, nato con il nome di Michael King Jr, (Atlanta, 15 gennaio 1929 – Memphis, 4 aprile 1968), è un attivista, politico e pastore protestante statunitense, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani. È una delle figure più popolari e carismatiche della lotta contro la segregazione razziale, Premio Nobel per la pace nel 1964.

 

 

Pubblicazione:

Martedì 23 settembre 2025, 18:30

 

 

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