Lamore, nostro sentiero

 

«Nessuno può attraversare la vita,

come non può attraversare un terreno di campagna,

senza lasciare tracce dietro di sé,

e quelle tracce potranno essere utili a chi verrà dopo per trovare la sua strada»,

Robert Baden–Powell,

militare, educatore e scrittore britannico,

fondatore dei movimenti mondiali dello scautismo nel 1907

e, insieme alla sorella Agnes Baden–Powell, del guidismo nel 1910.

 

Ho casualmente trovato, tra le pagine di uno dei miei tanti libri, un foglietto su cui, molti anni fa, ho trascritto questa frase: «Ho imparato che una vita non vale nulla e che nulla vale una vita». È una sorta di gioco di parole scritta da André Malraux1, scrittore e politico francese, per esprimere estrema delicatezza e, contestuale, somma grandezza di vita.

 

La vita non è uno spettacolo da visionare ma strada da percorrere, passo dopo passo, su questo mondo, definito Casa comune da papa Francesco2 (cfr. Enciclica Laudato si’3), immersi in flussi di vite in cui siamo co–creature conviventi: esseri umani, animali e vegetali.

 

Tutti noi creature abbiamo un ruolo essenziale e peculiare per la realizzazione del Regno di Dio e, come riporta il Libro della Genesi, siamo cosa buona (cfr. Gen 1,1–31). Condividiamo funzioni vitali quali nascita, nutrimento, crescita, riproduzione e morte.

 

Noi esseri umani ci distinguiamo per essere creati a immagine e somiglianza di Dio (cfr. Gen 1,26–27), come per svariate forme d’alimentazione, linguaggio, intelligenza e per complessità di struttura corporea e fasce vitali, quali infanzia/fanciullezza, adolescenza, giovinezza, maturità e anzianità.

 

Siamo, inoltre, differenti per decisioni da compiere con discernimento, coraggio e dinamismo, affrontando stimoli, scelte, esperienze e sfide che, a poco a poco, ci conducono a progressi e maturazione crescente.

 

Il sentiero che attraversiamo, come ha constatato chi ci ha preceduti, non è sempre agevole:

a volte è stancante, turbolento e, probabilmente, sporco di fango; altre volte è solo polveroso; altre ancora leggero, consentendoci di proseguire comodamente, quasi fossimo sospinti da fine folata di vento.

 

Consideriamoci privilegiati quando camminiamo in compagnia di tante buone e importanti persone:

       familiari, nostro nido affidabile;

       colleghi di lavoro, con i quali tendiamo a svolgere mansioni con serietà e competenza;

       parrocchiani, con i quali rifocilliamo il nostro animo sempre assetato;

       componenti d’associazioni e gruppi, con i quali cerchiamo di donare le nostre energie migliori;

       amici, con i quali affrontiamo le nostre giornate più difficili;

       conoscenti, con i quali condividiamo confidenze, inquietudini, afflizioni, lutti, speranze e gioie;

       coloro che ci sopportano nelle incertezze spronandoci all’audacia, restano accanto a noi anche quando non sono d’accordo con noi e

        ci perdonano ancor prima di ricevere le nostre scuse per le offese e mancanze che commettiamo nei loro confronti.

 

Le cose più preziose e belle della nostra vita sono proprio famiglia, salute, lavoro, amore, amicizia, serenità, pace e felicità e i valori più inestimabili sono amore, compassione, onestà, integrità, giustizia, rispetto, responsabilità, concordia e gratitudine.

 

Amore per ogni singolo essere vivente, unico e insostituibile, è logica persistente che mai dobbiamo dimenticare; odio, frammentazione e annientamento sono irraziocini che sempre dobbiamo contrastare all’ideologia dominante di potere.

 

Compiamo passi che non si fermano davanti a discordie e, soprattutto, iniquità. Il rispetto reciproco è fondamentale e la pluralità è assoluta ricchezza ma, continuamente, cerchiamo d’infrangere arroganza, prepotenza, discordia e superficialità. Non accodiamoci all’opinione imperante, accentuata in quest’era d’intenso smarrimento socio culturale, ma agiamo da persone libere, coscienti e coerenti.

 

Promuoviamo e preserviamo, costantemente, la cultura riverente verso la creazione, ponendo, incessantemente, armonia in noi e negli altri. Doniamo, assiduamente, disponibilità, accoglienza, inclusione, unione, comunione e fraternità, originando eccellenti esempi e, soprattutto, relazioni di servizio e scambio reciproco.

 

«Non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole» (Rm 13,8) è un’espressione illuminate che ci dona San Paolo apostolo4 per un autentico cammino d’umanizzazione.

 

Imprimiamo orme formate da valori autentici e gesti concreti, tenendo presente che tutti siamo di passaggio su questo nostro pianeta.

 

«L’uomo non ha porto, il tempo non ha riva: esso scorre e noi passiamo!», ci ricorda un celebre verso tratto da Le Lac in Méditations poétiques, ossia tradotto dal francese in italiano Il Lago in Meditazioni poetiche, prima raccolta di poesie di Alphonse Marie Louis de Prat Lamartine5, scrittore francese, pubblicata nel 1820.

 

Ruvo del Monte, 10 settembre 2025.

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1 André Malraux, (Parigi, 3 novembre 1901 – Créteil, 23 novembre 1976), è uno scrittore e politico francese.

2 Sua Santità Papa Francesco, nato con il nome di Jorge Mario Bergoglio, (Buenos Aires, 17 dicembre 1936 – Città del Vaticano, 21 aprile 2025), è il 266° papa della Chiesa Cattolica e vescovo di Roma e 8° sovrano dello Stato della Città del Vaticano, dal 13 marzo 2013 fino alla sua morte. È il primo pontefice appartenente ai chierici regolari della Compagnia di Gesù, comunemente denominati gesuiti, e primo papa proveniente dal continente americano.

3 Laudato si’ è la seconda lettera enciclica scritta da papa Francesco, sottotitolata sulla cura della casa comune, firmata il 24 maggio 2015, Solennità di Pentecoste, nel terzo anno di Pontificato.

4 San Paolo di Tarso, nato con il nome di Saulo, (Tarso, 4 d.C. – Roma 64 o 67 d.C.), è uno degli apostoli e dei primi santi e martiri.

5 Alphonse Marie Louis de Prat Lamartine, (Mâcon, 21 ottobre 1790 – Parigi, 28 febbraio 1869), è un poeta, scrittore, storico, diplomatico e politico francese.

 

 

Pubblicazione:

Mercoledì 10 settembre 2025, 19:00

 

 

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