Custodire

 

«Le cose che si amano non si posseggono mai completamente.

Semplicemente si custodiscono»

Gaio Valerio Catullo,

poeta romano.

 

Viviamo in un tempo in cui, un po’ tutti, utilizziamo la moda dell’usa e getta.

Io, tendenzialmente, conservo di tutto, anche ciò che non ha un valore economico.

Qualcuno mi definisce un raccoglitore seriale.

Sono attratto dal bene comune, un valore inestimabile, che non sempre è messo in pratica ai nostri giorni.

Mi riconosco in ciò che asserisce lo scrittore giapponese Haruki Murakami: «A volte ho l’impressione di essere diventato il custode di un museo. Un museo vuoto, senza visitatori, a cui faccio la guardia solo per me».

Custodisco, soprattutto, i valori di un tempo, la bellezza e il fascino delle piccole cose, con il dovuto rispetto ai mutamenti sociali odierni, alquanto evidenti.

Salvaguardo le mie abitudini e le mie emozioni, i miei affetti e i miei sentimenti, seppure fragili. Ricorro ai miei ricordi più cari, preziosi e affettivi, proteggendoli dall’usura del tempo:

sono le reliquie del mio tempo e non le cose vecchie.

È il mio piccolo mondo, il mio modo d’essere, che custodirò per sempre.

 

 

Pubblicazione:

Giovedì 18 aprile 2024, 05:10

 

 

 

 

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